La Schiava Bambina by Bah Diaryatou

La Schiava Bambina by Bah Diaryatou

autore:Bah Diaryatou [Diaryatou, Bah]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Biography & Autobiography
ISBN: 9788858500286
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2010-10-06T22:00:00+00:00


Capitolo diciottesimo

Da Maria non mi danno le chiavi di casa, eppure ci resterò due mesi. Spesso, quando torno dopo essere stata da qualche parte, in casa non c'è nessuno, così mi tocca aspettare fuori al freddo. In questa casa è tutto diverso. Non parliamo molto. Coesistiamo. Almeno, non ho visite durante la notte. Maria cucina un riso con delle salse che non mi piacciono, perciò chiedo a suo figlio di andarmi a comprare qualcosa da magiare. Lui lo fa ogni giorno, è molto servizievole. Maria mi dà dei vestiti perché non ne ho. Con suo marito nostro marito prima della sua partenza, ha fatto acquisti per me. Adesso vado a scuola. La mia insegnante è buona, si chiama Tresastoul. Parlo a malapena il neerlandese, quindi riusciamo a comunicare a malapena, ma avverto la sua benevolenza. In classe siamo una quindicina: dall'Africa, dal Suriname, dalla Cina, dal Pakistan... In questa scuola non è come a Conakry: ci sono persone più grandi di me, e passo dei bei momenti. Pranziamo tutti insieme nel refettorio, chiacchieriamo, ridiamo, mi piace molto stare lì. Eppure, faccio fatica a frequentare ogni giorno, a salire sull'autobus al mattino per andarci. Mi sento diversa. Ho l'impressione di avere preoccupazioni così pesanti da non riuscire a concentrarmi su altre cose. Mio marito telefona dalla Guinea. «Ti passo le mie due mogli!» annuncia con voce allegra, decisamente contento di essere là. La prima moglie è amabile con me, chiacchieriamo, faccio come se... Ma in fondo ci sto male. Sono gelosa. Voglio che lui torni. É dura sapere che il mio uomo è anche di un'altra e che mi ha lasciata per andare a vivere con lei per un po' di tempo... e anche con le altre. Ogni volta che mi telefona, mi parla in modo seducente. Mio marito è tornato a essere quello che era una volta: sicuro di sé, di buonumore. Un giorno mi passa mia madre. Le dico che va tutto bene, che ho i documenti, che vado a scuola, che ho perso un bambino, ma che sono di nuovo incinta. Finalmente, lui torna dal suo viaggio. Viene a prendermi a casa di Maria in un orario in cui non c'è nessuno. Io sono al caldo sotto le coperte, nel letto di Maria, perché quel giorno mi sento stanchissima e ho mal di pancia. Lui vuole entrare nel letto con me, ma io protesto: «No, no! Non ho voglia! No!». «Come! Non ti vedo da più di due mesi e tu mi dici di no?» Gli rispondo che ha avuto a sua disposizione tutte le altre mogli in questi due mesi. Ma sta di fatto che lui vuole me, qui, nel letto di Maria. Poi, si rialza tranquillamente, si riveste e mi ordina di fare i bagagli. «Andiamo!» Lascio la casa di Maria senza nemmeno poterla salutare, ho avuto giusto il tempo di prendere la mia roba e chiudermi la porta di casa alle spalle. La nostra casa è invasa dagli scarafaggi. Non ci sono praticamente mai passata durante i due mesi d'assenza.



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